23 dicembre 2014

I libri del 2014


Diego Beltrutti
Catechismo templare
Bastogi
Apprezzabile tentativo di analisi del testo cardine della spiritualità templare, privo, però, del necessario approccio scientifico e della correlata metodologia di ricerca. Ne risulta, in ogni caso, un testo di piacevole lettura, meritevole di essere menzionato se non altro per lo sforzo operato dall'Autore.
Voto: 6

Maurizio Bonanno
Templari, cacciatori di umanità. Appunti per uno studio dell'epopea templare
Il Cristallo
Tra i titoli più fuorvianti che riguardano i Templari, va sicuramente annoverato il testo di Maurizio Bonanno. Questa ci mancava proprio: "Cacciatori di umanità". Ma li avete mai studiati i Templari?
Voto: 2

Riccardo Bonsi
Veritas Vos Liberabit. I segreti dei Cavalieri del Tempio. Tra storia, leggenda e mito
GrafiCreo
Altro volume del genere "fantasy", che rivela tutta l'approssimazione dei templaristi nostrani. Verità, liberaci da costoro...
Voto: 3

Nazzareno Brandini
Commentario al Libro per i Cavalieri del Tempio. Elogio della Nuova Cavalleria di Bernardo di Chiaravalle
Cantagalli
Ottimo lavoro di ricostruzione storica, che attinge alle fonti documentarie dell'epoca e nel quale l'opera del santo abate viene finemente analizzata anche attraverso l'esegesi degli scritti di spiritualità monastica.
Voto: 8

Enrico Calzolari
Lunigiana e rotta atlantica dei Templari. Contributo alla storia della navigazione
Edizioni Cinque Terre
Sapevamo dei Templari che andavano in America dal porto de La Rochelle, ma ignoravamo che partissero anche dalla Lunigiana...! Ironia a parte, si tratta di un testo abbondantemente infarcito di riferimenti impropri e di forzature, al solo scopo di dimostrare tesi assolutamente inconsistenti oltre che infondate.
Voto: 2

Massimo Centini
L'ultimo mistero, la Sindone e i Templari
Yume
Ennesimo lavoro di Massimo Centini, come al solito di gradevole lettura, senza però l'apporto di novità sostanziali rispetto a quanto già conosciuto.
Voto: 7

Barbara Frale
Andare per la Roma dei Templari
Il Mulino
Bellissimo lavoro di Barbara Frale, denso di informazioni sulla Roma del Medioevo, in cui, grazie ad una narrazione coinvolgente, è possibile scoprire quale fosse l'aspetto della città all'epoca dei Templari e quali luoghi fecero da scenario ad alcuni eventi cruciali per la storia dell'Ordine. Il tutto attraverso una serie di tappe significative, avendo, come guide, figure illustri quali Hugues de Payns, San Bernardo e Jacques de Molay.
Voto: 9

Barbara Frale
Crimine di Stato. La diffamazione dei Templari
Giunti Editore
Si tratta della riedizione, riveduta ed ampliata, di un precedente lavoro dell'Autrice, rilasciato presso lo stesso editore con il titolo "Strategia di un delitto: Filippo il Bello e il cerimoniale segreto dei Templari".
Voto: 8

Filippo Grammauta (a cura di)
Templari e dintorni. Studi dell'Accademia templare
Tipheret
Congerie di studi, diversi dei quali, in verità, poco attinenti all'argomento templare.
Voto: 4

Antonio Lombatti
I custodi di Dio. Segreti e misteri dei Templari
Yume
Sostanziale rivisitazione del precedente "I Templari e le reliquie".
Voto: 6

Nicola Pezzella
La chiesa di San Tomaso a Treviso. Templari e Cavalieri di Malta nella storia di una parrocchia scomparsa
Editrice Storica Treviso
Ancora uno studio del bravo Nicola Pezzella, supportato, come di consueto, da solida documentazione d'archivio.
Voto: 7

Giuseppe Pisano
Ombre Templari a Umbriatico
Digital Now
Opuscolo alquanto velleitario, di cui si potrebbe senza dubbio parafrasare il titolo: "A Umbriatico, di Templari neanche l'ombra".
Voto: 3

Michele Raffi
Apologia dei Cavalieri Templari
Mursia
Riedizione dell'omonimo testo dell'Autore, oggi scomparso, già edito diversi anni fa, ma che resta tuttora apprezzabile per le osservazioni di natura giuridica in esso contenute.
Voto: 8

Massimo Rassu (a cura di)
Templari, Cavalieri, Architetture nella Sardegna medioevale
Edizioni Condaghes
Sesto volume di ricerche a cura dell´A.R.S.O.M., comprendente nove contributi sulla presenza e lo sviluppo degli ordini cavallereschi nella Sardegna del Medioevo.
Voto: 8

Federico Sanapo
Le pietre della memoria
youcanprint
I Templari non si studiano su internet, nè su pochi e sparuti testi, specialmente se di scarso valore storiografico.
Voto: 2

Salvatore Spoto
L'isola del Sacro Graal. Viaggio nella Sicilia templare
Tipheret
Lavoro che risente, in buona parte, della vena esoterica dell'Autore. Peccato, perchè lo studio della Sicilia templare potrebbe offrire l'occasione per nuovi spunti e scoperte.
Voto: 5

Uberto Tommasi
Secretum Templi. Il segreto del Tempio
DamolGraf Editore
Un vero e proprio concentrato delle principali favole e leggende sull'Ordine del Tempio. Questa non è Storia.
Voto: 3

Enzo Valentini
Storia segreta dei Templari
Newton & Compton
Con una veste editoriale di tutto rispetto, il nuovo libro del rinomato esperto di storia templare ci racconta una serie di vicende note dell’Ordine, insieme a episodi meno conosciuti ma non per questo meno significativi.
Voto: 9

Alessio Varisco
I segni dei cavalieri. Templari, Giovanniti e Stefaniani a Bibbona e in Alta Maremma
Edizioni Effigi
Pregevole studio di Alessio Varisco, imperniato sulla presenza degli ordini militari nei territori considerati.
Voto: 8

Emiliano Ventura
I Templari. Storia di complotti, errori e terrorismo
Arbor Sapientiae Editore
Interessante ricognizione sul mito del complotto segreto, nato negli anni successivi al rogo del maestro Jacques De Molay, attraverso la quale l’Autore tenta di proporre una personale analisi storica, scorporando le false credenze e le cattive interpretazioni dai fatti storici veri e propri.
Voto: 7

Gastone Ventura
Templari e templarismo (a cura di Luciano Fortunato Sciandra)
Atanor
Edito negli anni sessanta, "Templari e templarismo", oggi presentato nella nuova edizione, conserva inalterato tutto il suo valore, sia per le informazioni in esso contenute che per una serie di osservazioni ancora di grande attualità. Un libro che aiuterà, senza dubbio, a comprendere le sostanziali differenze esistenti tra Templari e templaristi.
Voto: 8

AA. VV.
Atti del XXXI Convegno di Ricerche Templari, a cura della L.A.R.T.I.
Penne e Papiri
Consueto appuntamento con il volume degli atti del convegno tenuto annualmente dalla L.A.R.T.I., al cui interno sono presenti contributi di notevole valore ed interesse.
Voto: 9

AA. VV.
La presenza templare sul territorio arnate (Complesso di San Giustino d'Arna, 8 giugno 2013. Atti del Convegno)
Fabrizio Fabbri Editore
Prezioso volumetto sulla presenza templare nel territorio arnate, che va ad integrare quanto già conosciuto in relazione all'insediamento di San Bevignate.
Voto: 8

9 novembre 2014

Templari e musulmani


Per lungo tempo si è discusso dei presunti rapporti di amicizia tra musulmani e Templari, con questi ultimi spesso identificati nell'improbabile ruolo di apostoli dell'ecumenismo.

Punto di forza della scriteriata teoria, che rivela tutta l'impreparazione dei suoi sostenitori, è senza dubbio il famoso episodio riguardante l'emiro Usama Ibn Munqidh, un militare e diplomatico siriano apprezzato per le sue qualità di poeta e scrittore. Come tutti sanno, l'aneddoto dell'emiro che prega in al-Aqsa viene spesso citato quale principale indizio a sostegno di una pretesa tolleranza dei Templari verso i musulmani.

Come ha puntualizzato la bravissima studiosa britannica Helen NIcholson, "questa amicizia non impedì ai Templari di Gaza di uccidere quasi Usama, quando essi tesero un'imboscata a Rukn al-Din Abbas e a suo figlio Nasr al-Din nel 1154: Usama faceva parte della fazione degli Abbas, e a stento portò in salvo la vita" (*).

Per quanto riguarda il versante opposto, ci sembra del tutto superfluo ricordare le centinaia di teste tagliate ai cavalieri fatti prigionieri.

Chiarita la questione, ci auguriamo di non dover più sentire altre sciocchezze.



(*) Nicholson H., A brief history of the Knights Templar, Constable and Robinson 2010, p. 83

11 ottobre 2014

La nascita dei Templari nella Cronaca di Ernoul





Chronique d'Ernoul et de Bernard le Trésorier, Ed. par L. de Mas Latrie, Paris 1871

13 settembre 2014

XXXII Convegno di Ricerche Templari


21 giugno 2014

Tre libri per l'estate


Gastone Ventura
Templari e templarismo
a cura di Luciano Fortunato Sciandra
Atanòr

Edito negli anni sessanta, "Templari e templarismo", oggi presentato nella nuova edizione, conserva inalterato tutto il suo valore, per le informazioni in esso contenute e per una serie di osservazioni tuttora di grande attualità.
Proprio per questo motivo, l'editore ne ha affidato la riproposizione critica al più esperto conoscitore dello sterminato panorama neotemplare, Luciano Fortunato Sciandra, autore di un'ampia nota introduttiva in cui viene offerto un attento e preciso spaccato della vicenda templarista e delle sue oscure e confuse origini.
Un libro che aiuterà, senza dubbio, a comprendere le sostanziali differenze esistenti tra Templari e templaristi.



Barbara Frale
Andare per  La Roma dei Templari
Il Mulino

Qual era l'aspetto di Roma all'epoca dei Templari, e quali luoghi della città furono teatro di eventi cruciali per la storia del leggendario Ordine? Lo si scoprirà attraverso una serie di tappe significative. Come guida, alcune figure illustri: Hugues de Payns e Jacques de Molay, il primo Maestro e l'ultimo, e fra loro San Bernardo di Clairvaux, il grande mistico del XII secolo, che a buon diritto può essere considerato la colonna ideologica e spirituale del Tempio.



Enzo Valentini
Storia segreta dei Templari
Newton Compton Editori

Da secoli si continua a parlare e a scrivere dei Templari, un mito che sembra non cessare di affascinare il pubblico. Qual è la ragione di questo sorprendente interesse, che ha attraversato le epoche più diverse? 
Forse il fatto che, come scrive Umberto Eco ne ll Pendolo di Foucault, «i Templari c’entrano sempre». Insomma, sono diventati origine e fine di ogni mistero, nefandezza, impresa eroica. Ma chi erano veramente? Quali motivazioni li animavano?
Dalle loro origini lontane ai tanti ordini che hanno tentato di emularli, dai membri più illustri alle accuse di eresia, questo libro racconta storie note dell’Ordine insieme a episodi meno conosciuti, ma non per questo meno significativi. Senza tralasciare, ovviamente, la cosiddetta “leggenda nera”, il lato più oscuro dei Templari. Uomini che il re di Francia, Filippo il Bello, tentò di distruggere, condannandoli al carcere o al rogo, raggiungendo però il risultato opposto: quello di consegnare le loro vicende al mito.

16 maggio 2014

Templari e templarismo: due esperienze inconciliabili


Nonostante la palese assenza di legami tra i due organismi, la prima istituzione ad interessarsi assiduamente dei Templari fu la Massoneria. Non a caso, il "templarismo" ha costituito, per lungo tempo, uno dei fenomeni di maggior richiamo scaturiti da questa società iniziatica.

Curiosando tra le centinaia di associazioni neo-templari esistenti, oltre a rendersi conto della loro proliferazione, è possibile osservare come le stesse non abbiano alcun elemento in comune con i Templari storici.

Tutte queste aggregazioni, prodotto di numerose e frequenti scissioni, assumono quasi sempre, ed in maniera del tutto illegittima, il titolo di "ordine", non considerando, o meglio ignorando, i requisiti necessari per ottenere tale status. Ma al di là dei cavilli giuridici, attinenti al Diritto Canonico, appare invece indispensabile rimarcare le sostanziali differenze esistenti tra i Templari medievali e i loro odierni scimmiottatori.

La stragrande maggioranza di questi pseudo-ordini propugna, infatti, un certo ecumenismo religioso, associato ad una decisa parità di ruoli tra uomo e donna, aggiungendo, tra le proprie finalità, attività filantropiche non per nulla tipiche di organizzazioni paramassoniche più famose. Il tutto, naturalmente, condito da indebiti riferimenti a tematiche esoteriche, spesso debordanti nell'assurdo.

L'Ordine del Tempio fu, al contrario, caratterizzato da tradizionali e solidi principii: fede assoluta nella religione cristiano-cattolica; fedeltà e sottomissione incondizionata al papa; obbligo alla difesa armata della Cristianità mediante la guerra ai nemici di Cristo; osservanza delle regole di condotta stabilite e formalmente approvate dall'autorità religiosa; esercizio di vita conventuale secondo il proprio ordinamento monastico e militare.

E' semplice constatare come, di tutto ciò, non vi sia alcuna traccia all'interno di tali congreghe, i cui esponenti continuano a farneticare di "utopia templare", di "promozione umana", di disegni "socio-politici" ed altre sciocchezze del genere. D'altronde, sia le simbologie che i rituali adoperati sono anch'essi indizio della confusione e dell'impreparazione di questi personaggi.

A parte la nota "spada templare", mai esistita nelle mani dei valorosi cavalieri di Terra Santa, quel che risulta, invece, evidente, è l'uso smodato di fasce, borchie, lustrini e decorazioni varie, in aperto ed eclatante conflitto con quegli orpelli già condannati da San Bernardo, il cui pensiero i templaristi dimostrano di ignorare, malgrado le lodi profuse nei riguardi del santo abate. Per non parlare dei guanti bianchi e della mano portata sul petto, dettagli di incontestabile derivazione massonica.

Quanto ai titoli, non c'è che da sbizzarrirsi: "Gran Questo", "Gran Quello", ignorando che il templare, una volta accolto nell'Ordine, diveniva un semplice fratello, rinunciando alla propria posizione e a tutte le prerogative passate. Ma è chiaro che questi pseudo-templari non conoscono nemmeno la lettera inviata da San Bernardo a Ugo di Champagne, quando il conte decise di farsi cavaliere del Tempio.

Beninteso, con questo non si vuole assolutamente impedire a chiunque di sognare. Si chiede soltanto di avere almeno il buon gusto, se non proprio la buona creanza, di tacere, quando ci si trova al cospetto di studiosi seri e competenti.