27 dicembre 2010

I libri del 2010


Rassam Al-Urdun
Templeisen. Saggio storico-esoterico (II edizione)
youcanprint
Sono libri come questo, che ci fanno considerare sempre più necessaria l'esistenza del nostro “Tradizione Templare”. Un saggio quasi esclusivamente “esoterico”, con ben poco di “storico” e con la solita collezione di insensatezze sui poveri Templari. Dopo la lettura di alcuni passi, non si può fare a meno di rivolgere un commosso ricordo al sacrificio della guarnigione di Safed. Sulla bibliografia, meglio sorvolare. Non capiamo, infine, (o forse si?), la presenza in appendice di un saggio sull'eresia catara. Voto: 4/10

Guido Araldo
I Templari in Piemonte, Liguria, Nizzardo e tre luoghi magici
Il Mio Libro – Gruppo Editoriale L'Espresso
Dopo aver passato in rassegna i siti templari di Piemonte, Savoia e Liguria occidentale (analisi sostanzialmente incentrata sui testi del Ponsiglione), l'autore conclude il proprio lavoro con un excursus su tre siti esoterici piemontesi: l'abbazia di Staffarda e il castello della Manta, ai piedi del Monviso, e il misterioso borgo di Saliceto sulle Langhe, in Val Bormida. Voto: 6/10

Sandro Bassetti
I Templari in Orvieto. Maggio 1135-Dicembre 1312
Intermedia Edizioni
Interessante studio sulla presenza templare in quel di Orvieto, certamente utile all’accrescimento della bibliografia specialistica sull’argomento. Voto: 7/10

Lorena Bianchi
La rivelazione del Bafometto
Orizzonte Editrice
Era ora che qualcuno ci “illuminasse” sul Bafometto, “storicamente il misterioso idolo trovato nelle sedi dei Cavalieri Templari da parte dell'Inquisizione (sic!) che fu una delle cause del loro clamoroso processo per eresia nel XIII Secolo”.
Dalle note sull'autrice apprendiamo pure che “questo saggio è il frutto dell'approfondito studio e della conoscenza dei simboli preistorici (?) e medievali, che le hanno consentito di comprendere il culto praticato dai Templari (sic!)”.
D'altronde, anche la bibliografia riportata a pag. 120 ci era sembrata “rivelatrice”... Voto: 3/10

Domenico Capolongo
Giovanniti e Templari nel Cilento e Vallo di Diano
Circolo Culturale B.G. Duns Scoto Roccarainola
Proficua e puntuale ricognizione dei possedimenti dei due ordini nelle zone del Cilento e del Vallo di Diano, supportata da evidenze storiche e documentali. Da non perdere. Voto: 7/10

Antonio Carrabba
I Templari a Spinazzola e dintorni
Ed Insieme
E’ al generoso impegno assunto dal fratello dell’autore (prematuramente scomparso), che dobbiamo la ristampa di questo lavoro, già edito nel 2000, la cui tiratura andò esaurita in breve tempo. Il testo, rivisto ed arricchito in alcune parti, appare di notevole interesse per uno studio dell’Ordine in Terra di Puglia. Voto: 8/10

Mauro Casale
I Templari a Torriglia. L'anello mancante
SAGEP
Carrellata di storia locale, intrapresa col pretesto dei soliti, immancabili Templari. Voto: 5/10

Massimo Centini
La reliquia del Gran Maestro. Indagine sulla Sindone e i Cavalieri Templari
Piemme
Da uno scrittore certamente esperto sul tema, un ottimo compendio delle varie teorie riguardanti il sacro sudario. Un testo agile e di piacevole lettura. Consigliato. Voto: 8/10

Luigi Cibrario
Templari - Storia dell'Ordine dei Cavalieri del Tempio
Edizioni Orsini De Marzo
Ristampa anastatica di un classico della storiografia templare in lingua italiana. Pur datato, il testo conserva intatta la sua valenza storiografica, per la serietà con la quale risulta affrontato e documentato l’argomento. Voto: 8/10

Rubino Cinquegranelli
I Templari dal Circeo alla Sorresca
Arti Grafiche Archimio
Simpatico opuscolo sui possedimenti templari del Circeo, indicato a quanti volessero informarsi, senza troppe difficoltà, sulla presenza dell’Ordine nel territorio. Ottime le illustrazioni. Voto: 6/10

Elisa Costa
1145-1318. La Militia Christi in Sicilia: il caso templare
Leonida Edizioni
Sicuramente, una delle migliori uscite, per questo 2010, nell’ambito storiografico templare. Uno studio serio, documentato e ben articolato, che non ha nulla da invidiare ad altre opere del settore, (ingiustamente) più celebrate, ma spesso prive della consistenza necessaria a farne ritenere utile la pubblicazione. Voto: 9/10

Francesco Donati
Sulle tracce dei Templari nella Contea Aldobrandesca
Stampalibri
Interessante spunto per la ricerca di tracce templari in quella che fu la Contea Aldobrandesca, da cui si ricavano, senza alcun dubbio, elementi utili per futuri approfondimenti. Voto: 6/10

Gian Maria Ferretto
Aperto con Dante a Chinon il Testamento occulto dei Templari
Edizioni G.M.F.
Leggiamo, all'inizio del testo, che “Nulla di ciò che è scritto può essere letto e compreso, se non si possiede la stessa Sapienza dell'Autore”. Bene, eccovi allora alcuni assaggi di questa Sapienza: esistenza del Priorato di Sion prima del 1956, “taglio dell'Olmo” in quel di Gisors, etc...
Ad ogni modo, sebbene l'interpretazione dei graffiti non riscuota affatto il nostro consenso, ci sembra senz'altro apprezzabile il tentativo di analisi compiuto dall'autore. Da parte nostra, continuiamo a preferire le spiegazioni semplici e lineari forniteci da Louis Charbonneau-Lassay. Quanto a Dante, non scomodiamolo per argomenti che c'entrano ben poco... Voto: 5/10

Salvatore Fiori
I Templari in Terra d'Otranto. Tracce e testimonianze nell'architettura salentina
Edizioni Federico Capone
Questo di Salvatore Fiori è uno studio condotto con sana passione, seriamente approfondito, che ha portato al ritrovamento di 15 siti appartenuti alla precettoria templare di Lecce. Ottimo il supporto fotografico. Voto: 8/10

Paolo Galiano (a cura di)
La Regola Primitiva dell’Ordine del Tempio (Seconda edizione riveduta e ampliata)
Simmetria
Riedizione di un precedente studio dell’autore su analoga tematica, senz’altro utile per un’analisi dello sviluppo della Regola nel corso degli anni nonché per un raffronto delle varie versioni della stessa. Voto: 7/10

Roberto Giacobbo
Templari. Dov'è il tesoro?
Mondadori
Dal noto conduttore televisivo, il più venduto tra i libri, usciti nel 2010, che riguardano i Templari. Quantunque non sia possibile ravvisare in esso alcuna novità, questo volume ha un pregio indiscutibile: quello di raccogliere in un unico tomo (ed anche con piacevole lettura) tutte le leggende sull’Ordine del Tempio.
Ci siano però consentite tre annotazioni: 1) Ci piacerebbe conoscere le ragioni che hanno spinto la dr.ssa Barbara Frale ad apparire, con una intervista, in un testo “profano” come questo. 2) Ci sfugge il senso dell'intervento del prof. Franco Cardini. Ma proprio ci sfugge... 3) Quanto alla celebrata “ricerca storiografica e bibliografica degna d'altri tempi”, riportata nel volume, francamente, ci viene da sorridere. Voto: 6/10

Walter Grandis
Templari: il vero segreto
WGE edizioni
Volumetto a cura del Gran Priore di una delle numerose associazioni neo-templari italiane. Onesto nelle tesi e vivace nella stesura, il testo offre al lettore un giro di orizzonte sulle principali vicende dell’ordine storico e sul variegato panorama templarista. Voto: 7/10

Antonio Lombatti
I Templari e le reliquie
Accademia Vis Vitalis
Interessante lavoro dall’autore de “Il Graal e la Sindone”, in cui “traccia una linea di demarcazione netta tra verità e finzione, tra ragione e fede, tra analisi e congetture, presentando una storia del Templari e delle reliquie della cristianità”. Un libro che “vuole essere, in un certo modo, un contributo alla difesa dell'Ordine del Tempio: una difesa della verità storica contro l'uso strumentale delle loro vicende. Perchè la ricchezza e il tesoro dei Templari non sono nella presunta custodia di chissà quale reliquia, ma nella storia semplice di uomini del loro tempo”. Voto: 7/10

Maria Grazia Lopardi
Celestino V e il tesoro dei Templari
Arkeios
Ennesimo testo, della medesima autrice, sulla ormai stucchevole vicenda di Celestino V. Dopo ben sei volumi, sempre incentrati su Celestino, Collemaggio… Voto: 5/10

Gianfranco Manchia
Cristo nel labirinto. La camera nuziale gnostica dei Templari di Alatri
Il Mio Libro – Gruppo Editoriale L'Espresso
Discutibile nelle conclusioni, questo breve lavoro ha comunque il merito, così come il suo autore, di aver suscitato un vivo interesse sul singolare affresco alatrense. Voto: 6/10

Maria Moschella
Simboli dei Cavalieri Templari nel Golfo di Gaeta
D'Arco Edizioni
Gradevole volumetto di taglio sostanzialmente divulgativo, in cui vengono esaminati simbolismi rilevabili in determinati edifici, che, a detta dell'autrice, consentirebbero di formulare l'ipotesi di una presenza templare nel territorio, al momento però priva dei necessari riscontri documentali. Voto: 5/10

Renato Nenci
Processo templare. I processati di Firenze
Thesan & Turan
Ristampa dell’omonimo libro, già edito a cura di “Maprosti & Lisanti”. Utile. Voto: 7/10

Giancarlo Pavat
Nel segno di Valcento. Viaggio nel Lazio meridionale attraverso le simbologie templari e degli altri ordini monastico-cavallereschi
Edizioni Belvedere
Non capita spesso che un testo, uscito da appena qualche anno, venga nuovamente riproposto dall'autore (e dallo stesso editore!), in maniera così accresciuta e a così breve distanza di tempo. Se ciò è avvenuto, lo si deve all’inesauribile passione di Giancarlo Pavat, instancabile ricercatore triestino trapiantato a Villa Santo Stefano. Più prudente e ponderato rispetto al precedente lavoro, ne è risultato un volume veramente ricco di spunti, notizie, documentazioni. Supportato da un apparato iconografico di tutto rispetto, non può assolutamente mancare in bibliografia. Voto: 8/10

Gabriele Petromilli
I Templari e la Santa Casa di Loreto
Mystery Investigation & Research
Ristampa, riveduta ed integrata, del libro omonimo pubblicato nel 1987. Breve ma intenso. Voto: 6/10

Massimo Rassu
I Templari in Scozia tra storia e leggenda
La Riflessione
Bellissimo testo, da un conosciuto studioso italiano di storia templare. Un libro che, tra l’altro, contribuisce a sgomberare il campo dalle noiose filastrocche sulla “leggenda scozzese”. Di spessore, la rassegna dei possedimenti templari nella regione, condotta con la consueta serietà documentale. Voto: 8/10

Massimo Rassu (a cura di)
Militia Christi e Templari in Sardegna
Domus de Janas
Ottima raccolta di ricerche e relazioni varie, alcune delle quali di sicuro rilievo, come quella curata dallo stesso Rassu a proposito di Rosslyn, cappella che non ha nulla a che vedere con l’Ordine del Tempio. Pregevoli sia la realizzazione grafica che il corredo illustrativo. Da avere. Voto: 8/10

Massimo Rassu (a cura di)
Ego miles de Ordine Templi – Ricerche 2010
Edizioni A.T.S.B. - O.M.R.C.C.
Raccolta disomogenea di saggi e materiali sull'Ordine del Tempio, da una delle numerose associazioni neo-templari italiane. Voto: 6/10

François Juste-Marie Raynouard
I Templari. Tragedia (Traduzione e Ragionamento di Francesco Saverio Salfi – a cura di Leonardo Granata)
Brenner Editore
Riproduzione anastatica del volume contenente la versione italiana della tragedia di Raynouard, preceduta da una nota storica di Francesco Saverio Salfi. Voto: 7/10

Renato Russo
I Templari a Barletta – con cenni sugli altri ordini cavallereschi
Editrice Rotas
Pregevole saggio sulla presenza templare in quel di Barletta, esteso ai coesistenti ordini militari insediati nel territorio. Voto: 8/10

Alex Scardina
I Templari
Il Mio Libro – Gruppo Editoriale L'Espresso
Breve sunto della parabola templare, pubblicato dall’autore più per personale passione che per obiettiva utilità. Voto: 5/10

Sergio Scarselli
1135: Concilio di Pisa. Papa – Antipapa – Templari
Edizioni Odeon
Testo incentrato sul Concilio pisano del 1135, evento di elevata importanza storica, in quanto permise, da un lato, di pervenire alla soluzione (auspicata da San Bernardo) dello scisma in atto tra Innocenzo II e Anacleto II, e favorire, dall’altro, la concessione di quei benefici che consentirono all’Ordine Templare di raggiungere il suo straordinario sviluppo. Voto: 8/10

Luigi Siri
La Ricerca del Graal. Giuliano l'Apostata e i Templari
Elysium
Nonostante l’accattivante titolo, questo lavoro non aggiunge elementi inediti alla traballante ipotesi della presunta eresia templare. Infatti, non solo, non vi è alcun nesso tra la cattedrale di Acerenza e i Templari, e tra questi ultimi e il nominato imperatore (il cui busto è stato a lungo ritenuto l’immagine di San Canio), ma si ravvisano, all’interno del testo, errori raccapriccianti (già compiuti da altri rinomati prosatori), come la citazione delle (finte) lettere di Roncelin de Fos, desunte da un sito di giochi di ruolo. Voto: 5/10

Giovanni Tomassini
Gli ultimi custodi del tesoro templare
Atanor
Ennesimo minestrone in “salsa templare”, condimento universale dal gusto inconfondibile. In questo libro troverete veramente di tutto… tranne i Templari. Voto: 4/10

Alessio Varisco
Maremma terra di cavalieri. Giovanniti, Templari e Cavalieri di Santo Stefano
C&P Adver – Effigi
Splendida realizzazione editoriale, che lascia trasparire, in maniera netta, tutto l'impegno profuso dall’autore. Frutto di ricerche serie ed appassionate, ne è scaturito un testo di piacevole lettura, generosamente corredato di riscontri documentali e fotografici. Davvero un bel volume. Voto: 9/10

Leone jr. Veronese
I Templari a Trieste. Storia dell'Inquisizione. Una torre medioevale
Luglio Editore
Brevissimo saggio, con frammentarie notizie sulla presenza dei Templari a Trieste. Voto: 5/10

Luciano Villani (a cura di)
I Templari – dal mistero delle origini alla nascita della Libera Muratoria (Atti del Convegno “I Templari fra storia, mito e tradizioni" – Volterra, 27 ottobre 2007)
Edizioni Giuseppe Laterza
Ambizioso volume di dichiarata matrice massonica, la cui influenza finisce, inevitabilmente, per provocare indebiti accostamenti alla chiesa di Rosslyn, alla battaglia di Bannockburn ed a fantasiosi quanto improbabili "giuramenti". Voto: 5/10

AA. VV.
Atti del XXVII Convegno di Ricerche Templari
Penne e Papiri
Insieme degli atti del convegno LARTI 2009. Un appuntamento annuale da non perdere. Voto: 8/10

AA. VV.
I primi 10 Convegni della L.A.R.T.I. - IV volume
Edizioni Federico Capone
Per chi non ha avuto modo di reperire le prime dieci raccolte, ecco il volume conclusivo, contenente gli atti dei convegni IX e X. Voto: 8/10

4 dicembre 2010

Ugo il Peccatore: Lettera ai Cavalieri di Cristo nel Tempio di Gerusalemme


Ugo il Peccatore ai Cavalieri di Cristo nel Tempio di Gerusalemme, la cui devozione li renda desiderosi di santificare se stessi vivendo una vita religiosa. Combattete e vincete, e riceverete la corona in Cristo Gesù Nostro Signore”.

Commento di Helen J. Nicholson

Data: probabilmente 1119-1135. L'identità dello scrittore è sconosciuta. Potrebbe essere il teologo Ugo di San Vittore, o potrebbe essere Ugo di Payns, primo maestro del Tempio, anche se la qualità del latino è ritenuta essere troppo povera per Ugo di San Vittore e troppo buona per un cavaliere come Ugo di Payns. Lo scrittore ha una buona conoscenza della Bibbia, che suggerisce una educazione nella Chiesa, ma si oppone anche all'idea tradizionale cristiana che l'unico modo per conquistare la salvezza è entrare in un monastero. Egli sostiene che la vita attiva è altrettanto gradita a Dio, come la vita contemplativa. Ciò suggerisce che l'autore è un cavaliere.

Lo scrittore inizia sollecitando i Templari a rimanere nella loro attuale vocazione. Citando testi biblici, egli spiega che la loro funzione è essenziale per la Cristianità, il "corpo di Cristo".
Egli continua a spiegare che il diavolo sta cercando di minare la loro vocazione, suggerendo che le loro motivazioni sono sbagliate. Egli giustifica la loro presa del bottino confrontandoli con i predicatori, che sono pagati per predicare il Vangelo.
Non essendo riuscito a minarli in questo modo, il diavolo tenta allora di convincerli che la loro vocazione ha un valore meno spirituale di altre vocazioni. Se vogliono progredire nella vita spirituale, essi dovrebbero partire ed unirsi a un ordine contemplativo, dice il diavolo.
L'autore fa notare che ciò che conta è il genere di vita che si conduce nell'ordine in cui si è già, non quale sia l'ordine in cui ci si trova.
Lo scrittore sostiene un caso convincente a sostegno della vita religiosa attiva, inusuale per questo periodo, quando la vita contemplativa (una vita di meditazione senza parole e preghiera silenziosa) era l'ideale cristiano.
Discutendo ancora contro la credenza comune, il nostro scrittore dichiara che il vero cristiano può trovare la calma e la pace necessarie nell'attività della vita.
I Templari non devono pensare che Dio non riconosca i loro sforzi, soltanto perché i Cristiani in Europa occidentale sembrano averli dimenticati.